
GIORNATA dell’EUROPA – L’UNIONE FA LA FORZA, COOPERAZIONE E SVILUPPO
Per ottant’anni abbiamo vissuto con la convinzione che la pace fosse una parola retorica e garantita da patti, concordati, contratti e buone pratiche. I boomer in particolare hanno goduto delle agevolazioni della libera circolazione delle persone e delle merci con l’abolizione delle frontiere materiali. Ognuno poteva finalmente muoversi all’interno dell’Unione, lavorare e studiare in tutto il territorio con le stesse condizioni del proprio Paese. I cittadini europei si sono avvalsi della facoltà di usufruire di esenzioni in base ad accordi sia economici che sanitari che sancivano diritti in base a principi condivisi.
Il 9 maggio si celebra la Festa dell’Europa, ricorrenza che commemora la storica Dichiarazione Schuman del 1950, considerata l’atto di nascita dell’Unione Europea.
Questa data per la “Giornata dell’Europa” fu adottata in occasione del vertice della Comunità europea tenutosi a Milano il 29 giugno 1985, commemorando così la Dichiarazione Schuman, che proponeva la creazione di un nucleo economico europeo a partire dalla messa in comune delle riserve di carbone e acciaio come primo passo verso una futura Europa federale, ritenuta indispensabile al mantenimento della pace.
A partire dall’ideologia di Schuman, si è deciso di celebrare questa ricorrenza, in questa specifica data, piuttosto che nella data di fondazione dell’UE.
Il Parlamento europeo ha riconosciuto, formalmente, la Giornata dell’Europa nell’ottobre del 2008. Jean Monnet dichiarò: “Non ci sarà pace in Europa se gli Stati verranno ricostituiti sulla base della sovranità nazionale, gli Stati europei sono troppo piccoli per garantire ai loro popoli la necessaria prosperità e lo sviluppo sociale. Le nazioni europee dovranno riunirsi in una federazione”.
In occasione di questa giornata, il Parlamento europeo in Italia promuove una serie di iniziative sul territorio nazionale per celebrare i valori dell’Unione e favorire il dialogo con i cittadini.
A Napoli, il Parlamento sarà partner del Comicon 2025, con uno stand e un panel sulle opportunità europee per i giovani creativi. A Roma, il Campidoglio ospita gli Stati generali delle democrazie (8-9 maggio), due giornate di dibattiti con politici, esperti e giornalisti, culminando il 9 maggio con l’esposizione di una bandiera gigante della Ue sulla scalinata del Campidoglio e una serie di interventi istituzionali. Sempre a Roma, Esperienza Europa – David Sassoli propone attività per famiglie e giovani, mentre la basilica di Santa Maria in Aracoeli sarà illuminata con i colori europei. Il 10 maggio a Villa Borghese, la festa continua con eventi per bambini e famiglie. A Milano, l’edizione 2025 della Civil Week (8-11 maggio) sarà dedicata al tema L’Europa siamo noi, con incontri sul ruolo civico dei cittadini europei, eventi per le scuole e un flash mob in piazza Duomo. Il 9 maggio, l’Università Cattolica ospita un convegno sul futuro dello spazio pubblico europeo, a 40 anni dallo storico Consiglio europeo di Milano. A Bergamo, dal 9 al 17 maggio, incontri e attività riflettono sul ruolo dell’Ue per la pace. A Viterbo, l’iniziativa Giovani, strade per il futuro promuove il dialogo tra studenti, istituzioni e imprenditori, con la partecipazione della vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna. Infine, a Reggio Calabria, la Giornata dell’Europa sarà celebrata con l’inaugurazione della Panchina europea, simbolo dell’unità e dei valori dell’Ue.
A seguito delle elezioni europee del giugno 2024, l’UE ha stabilito una serie di priorità che plasmano l’agenda strategica e politica fino al 2029 e servono a rispondere alle principali sfide che l’UE e i cittadini europei hanno di fronte.
Le priorità derivano da un dialogo tra i leader dell’UE, i ministri nazionali, le istituzioni dell’UE e i gruppi politici eletti al Parlamento europeo riprese poi dalla Commissione europea per elaborare le sue priorità politiche prima dell’inizio del nuovo mandato di 5 anni per aiutare le imprese a promuovere la crescita economica, sostenere le industrie competitive dell’UE e creare posti di lavoro di qualità, sviluppare un’economia circolare e resiliente che ponga la ricerca e l’innovazione al centro e acceleri gli investimenti, rispondere al fabbisogno di competenze e di manodopera e svolgere un ruolo guida nell’innovazione delle tecnologie digitali.
Per sostenere e migliorare la qualità della vita di cui godiamo oggi in Europa promuovendo l’equità sociale nell’economia moderna, rafforzando la solidarietà tra i cittadini, riportando l’unità nelle nostre società, supportando i giovani e garantendo pari opportunità per tutti.
Al momento sono presenti 27 Stati membri: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia.
La differenza principale di concetto è che l’Europa è un continente, cioè uno spazio fisico composto dai paesi che abitano la regione, mentre l’Unione Europea è un’organizzazione geopolitica composta da alcuni paesi del continente.
Partendo dal concetto che il sostegno economico è alla base di una convivenza pacifica in cui si condividono anche i valori si tende ad allargare sempre più ad altri Paesi per garantire uno sviluppo basato sulla Cooperazione.
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