
SCAVI E SBANCAMENTO – RUSPE PER SPAZI PARTICOLARI
Una volta completati gli scavi archeologici, anche le ultime lavorazioni del cantiere verranno effettuate con mezzi escavatori che saranno utilizzati per lo sgombero dello stesso.
Le ruspe sono coinvolte in molteplici e complesse attività di restauro e manutenzione in vari siti come Ercolano, Paestum e Pompei con diversi interventi.
Numerosi strumenti, utensili ed attrezzi per l’edilizia rinvenuti nel sito archeologico e alcune pitture parietali, nonostante il cattivo stato di conservazione, rappresentano preziosi documenti utili a delineare le attrezzature edili e le macchine di cantiere impiegate nell’ultima fase edilizia della città vesuviana. Una forte suddivisione delle fasi edificatorie, dalle opere strutturali a quelle meramente decorative, caratterizza i cantieri di Pompei prima dell’eruzione del 79 d.C., da cui si evince la volontà precisa di far procedere le varie attività in maniera autonoma e indipendente, anche parallela, con evidente economia nei tempi di realizzazione. I lavori a Pompei sebbene estesi a gran parte della città, in generale, includono opere di dimensioni significative pubbliche ma, soprattutto, private, ne consegue il diffuso allestimento di piccoli cantieri e, in particolare, l’impiego di macchine di sollevamento dalle dimensioni limitate, poco riconducibili ai più complessi congegni descritti da Vitruvio.
In Italia si trovano migliaia di centri storici, di varia forma e dimensione: sono la testimonianza artistica e ambientale della formazione più antica del territorio comunale ancora esistente; luogo prezioso non solo per i turisti ma soprattutto per i suoi abitanti. Conservare il centro storico significa riconoscere l’importanza della trasmissione alle generazioni future del significato e del valore del nostro patrimonio culturale.
Proprio per questo motivo lo Stato, le Regioni ma anche gli stessi Comuni stanno cercando una soluzione al fine di recuperare, salvaguardare e tutelare i nuclei storici, ritenuti elementi fondamentali non solo per la conservazione ma anche per la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale, sociale ed economico del nostro territorio.
Nel linguaggio tecnico, gli scavi da sbancamento sono quelli che hanno lo scopo di modificare l’andamento naturale del terreno. In questa tipologia di scavo, la superficie orizzontale dello scavo ha una misura ben più ampia della profondità raggiunta con i mezzi di movimentazione terra: in altre parole, la quota di scavo finita presenta una profondità maggiore rispetto alla quota originaria.
Gli scavi di sbancamento si rendono necessari di solito per preparare i terreni sui quali dovranno sorgere delle costruzioni.
Le macchine per sbancamento, nonostante abbiano tutte lo stesso scopo, possono essere di diverso tipo in base alla tipologia di lavoro che si deve fare e alla superficie sulla quale si deve intervenire.
Tra le macchina per sbancamenti a seconda della natura del terreno e del volume di terra da rimuovere, si possono quindi utilizzare macchinari diversi.
Il principale è sicuramente l’escavatore.
L’escavatore è uno dei macchinari principali nei lavori di sbancamento. Costituito da un corpo basso chiamato carro e da un elemento alto chiamato torretta, che supporta il braccio escavatore mentre il carro rimane fermo. Come si intuisce dal nome, l’escavatore è progettato principalmente per scavare ed è quindi utile ai fini di un lavoro di sbancamento in cui si prevede la rimozione di parti di terreno o di materiale.
Esistono molte tipologie di escavatori, di diverso peso e dimensioni: si va dai maxi escavatori per i lavori più ampi e complessi fino a escavatori di piccole dimensioni, più maneggevoli e snelli e adatti a opere di sbancamento più semplici.
Nel campo dell’edilizia, lo scavo ricopre un ruolo fondamentale: si tratta di una pratica che prevede l’asportazione di rocce o terreno dal suolo al fine di realizzare la preparazione di fondazioni per le costruzioni, per sbancamento, splateamento, scavi di trincee e anche per pozzi e gallerie.
Lo sbancamento è lo scavo preliminare per la costruzione di qualsiasi tipo di fondamenta: si tratta di un’opera di ampie dimensioni, che prevede uno scavo in profondità per garantire solidità all’edificio o alla struttura che deve essere costruita.
Ovviamente questa lavorazione delicata va svolta al meglio e in totale sicurezza.
Dato che si tratta di un’operazione di scavo non indifferente, è fondamentale considerare alcune questioni di base prima di passare alla fase pratica dello sbancamento. In particolare, è necessario definire le seguenti caratteristiche: la tipologia delle fasi di scavo; le tecnologie che verranno utilizzate durante lo scavo; le modalità per la realizzazione degli accessi agli scavi e dei sistemi di sostegno delle pareti degli scavi; le misure di prevenzione e protezione procedurali a cui attenersi durante gli scavi e le eventuali emergenze.
Dopo queste prime fasi, è possibile procedere con la realizzazione dell’opera. Un ruolo fondamentale lo giocano quindi i macchinari e le tecnologie che vengono messi a disposizione che vanno scelti consapevolmente.
All’interno di un cantiere edile è fondamentale poter contare su un parco mezzi utile per ogni tipologia di attività. Tra le macchine fondamentali per chi opera nel settore delle costruzioni c’è anche il dumper.
Oggi esistono tantissime tipologie di dumper da cantiere, ma ci sono alcune caratteristiche fondamentali che vanno valutate prima di fare la scelta più corretta. La funzione del dumper è quella di spostare e trasportare materiale come macerie, residui, terreno e calcinacci. Il dumper è una motocarriola a motore dotata di un contenitore per i materiali e una postazione dove si posiziona il conducente.
Per capire quale applicazione fa al caso specifico e quale riduttore di velocità va usato nelle diverse tipologie di utilizzo, il personale commerciale e tecnico è a vostra disposizione fptrasmissioni@fptrasmissioni.com
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